domenica 5 luglio 2015

"Le Ritmate Parole Stillate Dall'Immaginazione..."

Scrivi.
Perché?
Perché diventerai ciò che scriverai...
Scrivi poco?
Vuol dire che immagini poco.
Dovresti rassegnarti?
No, mai.
Quindi?
Fermati.
Fai un esperimento.
Fai prima sette respiri.
Prendi un foglio di carta e una penna.
Se vuoi, potresti utilizzare anche un dispositivo elettronico in mancanza delle materie succitate...
Fatto?
Ti aspetto se non le hai a tua immediata disposizione...
(Ti posso aspettare solo se tu me lo permetterai, non leggendomi per pochi minuti e per prendere il tutto, ovviamente...)
Hai tutto a disposizione ora?
Sicuro?
Bene.
(Anche se temo ancora che tu non abbia preso l'occorrente, qual furbetto che sei...)
Comunque...
Silenzia il frastuono intorno a te.
(Anche se è difficile, immagina il silenzio dove non c'è...)
Concentrati su di una cosa o su di una persona...
Qual'è la prima parola che ti viene in mente?
Sale?
Neve?
O rosmarino?
Kiwi?
Bisonte addormentato?
Oppure luna?
Qualsiasi cosa ti venga in mente insomma...
Basta che sia sposata con la pura moralità...
Scrivila e non pensarci troppo se è adeguata ai canoni morali del Bizzarrismo.
Poi, scrivi un ricordo passato...
Una parola o più...
Rame, Russia o farfalle azzurre e fucsia...
Mi vengono in mente pure le VHS e i Pink Floyd...
Dopo aver scritto anche queste parole, prendi un pizzico di futuro...
Miglia, lime oppure mojito a metà?
Bene, scrivi, scrivi quest'insensatezza...
Ora apri la tua testa.
Si, aprila mettendoci ciò che tu vuoi, per una volta...
Mettici tutto dentro, intasa se non vi entra e shakera bene...
Mentre fai ciò, mettici un pizzico, minuscolo mi raccomando, di sensatezza...
Ora apri la testa e versa tutto sul foglio!
Ecco il mio shakerato insensato di senso non adulterato!
"Strappato Dolcemente Al Creato..."
(Di John McDillan)
Parole.
Aggrovigliate e salate...
Libere!
Che sciolgono i miei ramificati ricordi...
Estrose rose verdi su di un fondale marino...
Le tue forti parole non si spostano allo scoccare della mia mezzanotte,
No.
Non se ne vanno...
Sono lì, che mi fanno compagnia...
Nel freddo più raffinato,
Queste mie bizzarre muse ispiratrici mi danzano smaniose in mente...
Non si allontanano mai.
Mi frizzano in cuore queste idee immaginarie...
Desideri un Mojito a metà, mia nuova idea vestita di fantasia?
Voliamo senz'ali nel cielo più profondo...
Con i nostri piedi...
Nell'immenso cielo che...
Sonnolento, si accascia ogni tanto sulla terra...
Nel cielo che per te,
Ho appena strappato dolcemente al creato...
Fine.
A cosa son servite quelle parole, non lo so...
Forse sono solo muse ispiratrici quelle cose che ho scritto sul mio foglio di carta...
Il rosmarino mi fa ricordare le rose e qualcosa di marino ad esempio...
Non sempre però, solo oggi...
Vi assicuro che ho usato quelle parole per ispirarmi...
Non è un testo premeditato.
Ho scritto di getto, e credo si veda a mille miglia...
I Pink Floyd dove sono in questo componimento?
Credo che qualcuno li stesse aspettando mentre leggeva, soprattutto se è un loro fan...
Non ne ho idea...
Forse in cielo con un grande Gig...
Non lo so...
Ma è questo il punto:
Non ho scritto qualcosa di stupendo, inimitabile ed insuperabile...
Magari ho scritto il componimento più insipido e inemozionale della storia dell'uomo.
Ma la virgola è un altra...
(Il punto, quello che volete...)
Ho scritto qualcosa di mio che è nato da ciò che ho vissuto, sto vivendo e che vorrò vivere...
Per voi è insensato?
Allora ecco il suo senso per voi...
È insensato.
Per me è il gioco più bello al mondo...
Mi fa sentire una creatura che crea a sua volta dal nulla come se non fossi nulla a mia volta...
Mi fa sentire un John McDillan.
Mi fa sentire chiunque...
John McDillan

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